Le ho
conosciute entrambe, sia la Vitalba che l’Albachiara.
L’
Albachiara, era simpatica all’inizio, ma poi due palle. Una ragazzina mai
cresciuta, sempre fresca come l’aria, che con la faccia pulita cammina per
strada mangiando una mela coi libri di scuola..ma vai a lavorare vai, e
smettila di chiuderti in quella stanza e tutto il mondo fuori. Secondo me non
s’è mai ripresa dalla morte di Massimo Riva.
Mentre con
la Vitalba siamo rimaste amiche, donna di tutt’altra tempra lei. Oggi pranziamo
insieme. Io e lei. Insomma siamo solo noi. Con quel nome demodé penseresti che
è vecchia, ma se le chiedi
Quanti anni
hai stasera?
Lei ti
risponde quanti me ne dai bambina
Forse ne ho
soltanto qualcuno più di te..
E in effetti
non li dimostra per niente, la sola parte che puoi cogliere di lei è il
germoglio, sempre giovane e sempre tenero. Va presa di punta insomma, che come
scendi più in basso lei è piena di alcaloidi, che poi ti ritrovi il fegato
fegato spappolato. Ci sono donne come l’Albachiara che ti spezzano il cuore e
donne come la vitalba che invece ti spaccano il fegato .. e non c’è dottore non
c’è dottore. Ti svegli la mattina e sei ancora in coma.
Per questo ogni volta
che non c’è
proprio quando la stavi cercando,
e ogni volta quando
hai voglia di
mangiarla sappi che la devi cuocere. Altrimenti
ci vuole quello che io non ho
Ci vuole
pelo sullo stomaco
Provala sul
risotto se sei un’incredibile romantica, pure un po’ nevrotica; fanne polpette a mo’ di rösti
se vuoi vivere una favola. Eh guarda
quante novità,
guarda grande,
guarda là,
la vitalba ti infesta anche in città..
vitalba fritta
Se sei tipo
da sballi ravvicinati la devi provare fritta. Fritta a mio modesto parere dà il
meglio di sé: pastella di acqua e farina densa e via in olio profondo per
neanche un minuto: la sua anima fragile si scioglie in una croccante panatura e
ti lascia quel finale leggermente amarognolo. Così senza parole, mentre sei lì
e ne mangi veloce come il vento,
quante espressioni di godimento sul tuo volto.
Per quegli
spiriti liberi liberi che la tradizione culinaria italiana gli va stretta,
possono provarla come ripieno di involtini primavera, sembrano quasi germogli
di soia ma parlano parecchio toscano. Vuoi una
vita spericolata? Ripassa la vitalba in padella con un po’ di salsiccia
Se ti va di passare
una splendida giornata, stravissuta, straviziata a fare ravioli, giocala nella farcia, con patate e
soprassata.
Non puoi
andare in Messico ma vuoi comunque andare al massimo? saltala in padella con
olio e aglio e annegala in una frittata. Ma c’è chi dice no. Ed è sempre il
solito Alfredo, nato per sciupare tutte le occasioni, che non gli piace la
frittata. Nessun problema.
Uovo quante
deviazioni hai? Strapazzato, ancora in coma, praticamente una omelette. Va bene
lo stesso con la vitalba.
E sorridete
perché gli spari sopra è la brutta traduzione di Celebrate: The party is over.
e purtroppo anche la vitalba tra poco sarà over fino alla prossima primavera.
Ciao Vitalba, sai cosa vuol dire ciao
ma è più un arrivederci a aprile.
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